400 km di cammino nell’entroterra delle Marche alla scoperta delle origini dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini
400 km di cammino nell’entroterra delle Marche alla scoperta delle origini dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini
400 km di cammino nell’entroterra delle Marche alla scoperta delle origini dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini
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Caro amico pellegrino, quando avrai deciso di partire e di raggiungere le Marche per vivere il Cammino dei cappuccini scoprirai perché questa Regione, unica tra le italiane, ha un nome al plurale. Tra i molti motivi della sua pluralità c’è anche quello enogastronomico. Per brevità qui possiamo indicarti solo alcuni dei più famosi prodotti tipici che arricchiranno la tua esperienza di pellegrino dandole il sapore della terra in cui hai scelto di camminare.
Nelle zone interne delle Marche troverai quasi dappertutto alcuni primi piatti tipici: vincisgrassi, gnocchi alla papera, cappelletti e passatelli in brodo, ravioli, tagliatelle e pappardelle e i tagliolini di Campofilone, tutti da abbinare con vari sughi. Il territorio è ricco di tartufo, bianco e nero, particolarmente nella Gola del Furlo e a Cagli, ma anche a Montefortino e Amandola. I salumi meritano un capitolo a parte: il prosciutto di Carpegna nella zona nord, il ciauscolo nella parte interna, il salame di Fabriano, il mazzafegato, i fegatelli e i salamini alla cacciatora che troverai in molte altre zone. La crescia, la pizza di formaggio e il pan nociato per accompagnare il pasto. E giunto in Ascoli non potrai evitare di assaggiare le celeberrime olive all’ascolana e la crema fritta: meglio ancora se in un bel piatto di fritto misto.
Dolci tipici sono il ciambellone e la crostata fatta in molti modi. A Camerino troverai un torrone speciale, e in altri luoghi il lonzino di fichi e la pizza dolce di Pasqua. A Offida i funghetti (dolci all’anice a forma di piccolo fungo). In tempo di carnevale i cavallucci, gli scroccafusi, le chiacchiere, le sfrappe e le castagnole. I dolci possono essere accompagnati con dei vini squisiti propri della tradizione contadina locale come il vino di visciola (da una qualità di amarena selvatica), il vino cotto o la sapa (mosto cotto d’uva).
Nel tuo cammino troverai ampi vigneti ad accoglierti, particolarmente a Cupramontana e a Offida. Nelle prime tappe potrai assaggiare le Doc Bianchello del Metauro, Colli Pesaresi (nelle tipologie bianco e rosso). Una volta giunto nella zona di Cupramontana ti consigliamo di non perdere il famosissimo Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Rosso Conero (entrambi Docg) e la Lacrima di Morro d’Alba. Quando sarai arrivato a San Severino e Camerino potrai richiedere un buon bicchiere di Vernaccia di Serrapetrona (vino dolce gassato) e un Verdicchio di Matelica (anch’essi Docg). Giunto nella zona più a sud, a Offida non avrai che l’imbarazzo della scelta: dai bianchi Pecorino e Passerina e ad Ascoli il Rosso Piceno (che comprende anche la tipologia Superiore) e il Falerio dei Colli Ascolani.
Per gli amanti della birra, una piacevole sorpresa sarà scoprire le Marche come terra di birrifici artigianali. Attualmente più di 70 sono i birrifici locali. Qui indichiamo solamente quelli che producono nelle vicinanze delle città attraversate dal cammino: a Fossombrone: La birra del brigante – Birrificio Angeloni (di Monteporzio); a Fabriano: Bach Birrificio Agricolo Chiaraluce – Birra Millecento – I beer; alla Gola del Furlo-Cagli-Fonte Avellana: Birra Amarcod (di Apecchio) – Birrificio del Catria (di Cantiano) – Birra venere (di Apecchio); a Cingoli: Il boccale d’oro; a San Severino Marche: Birrificio agricolo L’ultimo Piceno; a Montefortino: Birrificio Le fate (di Comunanza); a Offida: Birrificio Carnival; a Ascoli Piceno: Birrificio Paoletti – Prima pietra (di Villa Pigna)- Birrificio Babylon (di Folignano)
Passando nella zona di Camerino non potrai non degustare due famosi liquori della locale ditta Varnelli: il famoso Mistrà o l’Amaro Sibilla, mentre giunto ad Ascoli Piceno, meta del cammino, sarà quasi doveroso assaggiare un sorso di Anisetta Meletti, bevanda ascolana all’anice da gustare nello storico caffè Meletti in Piazza del popolo.
"Si curiosus es de Via Capuccina et fortasse eam sequi paras, memento: vita spiritualis non est abstracta et concreta sicut via concreta."
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