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Itinerario

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Prima parte: da Fossombrone a Camerino – 220 km in 10 tappe

Il Cammino dei Cappuccini è un percorso molto ricco sotto il profilo spirituale, storico, artistico e naturalistico, e molto impegnativo dal punto di vista fisico, a causa della fisionomia dell’entroterra delle Marche che presenta un continuo alternarsi di saliscendi, con numerose tappe dai dislivelli importanti. Esso attraversa da nord a sud la dorsale interna della Marche con un percorso di quasi 400 km che ripercorre i luoghi delle origini dell’Ordine. È percorribile in molti mesi dell’anno, ma nei mesi invernali (in particolare dicembre, gennaio, febbraio) è sconsigliato, perché diverse tappe sono montuose e potrebbero essere innevate.

Inizia a Fossombrone, dal Colle dei Santi, dov’è il convento dei Cappuccini, da cui potrai dare il via al tuo cammino con una bella liturgia iniziale insieme ai frati lì presenti. Si prosegue nell’incantevole Gola del Furlo, in cui tra le imponenti pareti rocciose si insinua il fiume Candigliano, per giungere nella terza tappa alla storica città di Cagli, dove potrai visitare lo storico convento dei Cappuccini, tra i pochi ad aver mantenuto l’architettura originale e zona in cui trovò riparo al termine della sua vita fra Ludovico da Fossombrone.

Da Cagli il cammino prosegue facendo tappa nell’antico monastero di Fonte Avellana, e da lì, passando sotto il corno del Monte Catria continua verso la nuova sosta nel selvaggio borghetto di Pascelupo, in cui è possibile scorgere l’Eremo di San Girolamo (le visite interne all’eremo non sono consentite, ma vale comunque la pena visitarlo dall’esterno), dove il Beato Paolo Giustiniani diede asilo ai primi cappuccini. Il cammino prosegue con una tappa impegnativa verso Fabriano, città della carta, e da Fabriano sale a Poggio San Romualdo, passando per l’Eremo dell’Acquarella, in cui nel 1529 si ritrovarono i cappuccini a celebrare il primo capitolo dell’Ordine.

Nella tappa successiva si scopre l’abbazia romanica di Sant’Urbano e l’Eremo dei Frati Bianchi, dove i promotori della riforma cappuccina trovarono rifugio, fino ad arrivare a Cupramontana, e da lì si riparte il giorno successivo per arrivare a Cingoli, il “balcone delle Marche”, da cui si gode un ampio panorama sulla Regione. Passando per l’Eremo di Sant’Angelo, che fu sede di una primigenia esperienza di vita riformata, la lunga tappa successiva (la più lunga di tutto il cammino) conduce a San Severino Marche e il giorno successivo a Camerino, dove nacquero i Cappuccini e in cui è il primo convento dell’Ordine, il convento dei Cappuccini di Renacavata.

Seconda parte: da Camerino ad Ascoli Piceno – 160 km in 7 tappe

Da Camerino riprende la seconda parte del cammino e la tappa successiva conduce a San Lorenzo al Lago, sul lago di Fiastra. Il tracciato prosegue poi per la città di Sarnano e da lì, passando per il Santuario della Madonna dell’Ambro, un’incantevole luogo di spiritualità incastonato nei Monti Sibillini, si giunge a Montefortino. Il giorno successivo si riparte per Montefalcone Appennino, da cui si può ammirare in un solo colpo d’occhio il multiforme paesaggio delle Marche.

Ripartendo dal Convento degli Osservanti di San Giovanni Battista, luogo che segna l’importante evento della fuga di fra Matteo da Bascio, il cammino conduce a Rotella e in ripartenza a Capradosso, borgo che custodisce la memoria del Venerabile fra Marcellino. Da lì il percorso continua per Offida, dov’è custodito il corpo dell’amatissimo Beato Bernardo da Offida e giunge alla sua meta ad Ascoli Piceno, nel Santuario di San Serafino da Montegranaro, il Santo dei Frati Cappuccini delle Marche, in cui potrai concludere il cammino con una liturgia di ringraziamento insieme ai frati lì presenti per l’esperienza vissuta.

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