400 km di cammino nell’entroterra delle Marche alla scoperta delle origini dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini
400 km di cammino nell’entroterra delle Marche alla scoperta delle origini dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini
400 km di cammino nell’entroterra delle Marche alla scoperta delle origini dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini
HomeIl PercorsoPreparati al camminoCura dei piedi
La cura ai piedi è fondamentale per il pellegrino, perciò ad essa devi dedicare una grande attenzione. Bisogna mantenere un atteggiamento preventivo: applica quotidianamente vaselina prima di metterti in cammino, per evitare la comparsa di vesciche. Lavali spesso e massaggiali con una crema anti fatica che li rinfreschi. Le zone più sensibili e propense a subire danni sono la pianta dei piedi, i talloni e gli spazi interdigitali.
Per evitare escoriazioni stai attento anche ai calzini, che saranno preferibilmente di cotone e senza cuciture. Nel caso utilizzi scarponcini, oltre ai calzini di cotone ne potrai mettere un altro paio di lana. È molto importante mantenere questi indumenti puliti e lavarli frequentemente nella misura in cui questo è possibile.
Tieni presente che le caratteristiche della tappa o lo stato del tempo rendono talvolta necessario alleviare la stanchezza e la tensione delle estremità inferiori, soprattutto dei piedi. Per questo puoi approfittare di brevi soste (non più di 5-10 minuti) per slacciare le scarpe e riposare con i piedi in alto, oppure rinfrescare i piedi in fonti o ruscelli nei quali lavarli. Ma se è importante rinfrescarli, lo è ancora di più asciugarli scrupolosamente, preferibilmente all’aria, dato che l’eccesso di umidità può generare la comparsa di micosi, colonizzazione da funghi, conosciuta comunemente come “piede dell’atleta”.
Per trattare i piedi con vesciche è fondamentale non eliminare mai la pelle, poiché questa servirà da protezione e aiuterà a guarire e rigenerare la zona debole. Devi essere munito di siringhe ipodermiche, con le quali pungerai le vesciche in uno o due punti per favorire il drenaggio completo. Una volta svuotata collocherai un bendaggio di gel di dimensioni adeguate alla dimensione della vescica e su quest’ultimo un cerotto. Questi trattamenti si dovranno togliere prima di lavare i piedi. Una volta che i piedi saranno ben asciutti, potrai applicare un nuovo bendaggio. Ripeterai il trattamento anche il giorno successivo, prima di riprendere il cammino. Se la vescica si riforma, pungila nuovamente per estrarre il liquido. Oppure, per ottenere lo stesso effetto si può utilizzare in maniera più spartana un ago sterilizzato al fuoco e un filo con cui trapassare la vescica da parte a parte, lasciando le due estremità all’esterno per tutta la notte, per poi togliere il filo al mattino disinfettando il tutto prima di ripartire.
Se dovessero comparire spaccature tra le dita dei piedi, che a volte possono produrre prurito e dolore, si tratterà probabilmente della citata micosi. Per curarla è fondamentale la correzione dell’igiene e un asciugatura minuziosa. Bisognerà inoltre, consultare un farmacista, che consiglierà l’uso di farmaci antimicotici con nebulizzatore o in spray. Per questo caso non si consiglia l’uso di pomate o creme, perché potrebbero inumidire di più la zona e favorire la proliferazione di funghi, aggravando sostanzialmente il problema. L’operazione deve essere ripetuta dopo ogni lavaggio, prima di iniziare la giornata e al termine della stessa.
Non dimenticare perciò un piccolo kit di pronto soccorso con tutto l’indispensabile per la cura dei piedi e la protezione della pelle (vedi l’apposita sezione).
"Si curiosus es de Via Capuccina et fortasse eam sequi paras, memento: vita spiritualis non est abstracta et concreta sicut via concreta."
© 2021 Frati Minori Cappuccini - Provincia Picena (Marche) - P.Iva: IT00327410429